Quando si invecchia si ride sempre di meno.
A causa della demenza e del morbo di Alzheimer può capitare anche che le persone si estranino dal contesto reale e non comprendano più l’umorismo.
Nel processo di invecchiamento, inoltre, succede spesso di contrarre diversi disturbi come ipertensione, diabete, asma e altre malattie tipiche dell’età che avanza.
Lo Yoga della Risata sviluppa molteplici benefici per la salute fisica, emozionale, mentale e spirituale delle persone in Casa di Riposo e le aiuta a vivere una vita più piacevole e gioiosa, favorendo anche la relazione con gli operatori sanitari e i familiari.
E’ una pratica che fa divertire e vivere momenti di allegria e spensieratezza ed è particolarmente indicata per contrastare il sentirsi emarginati e privi di stimoli, cosa che spesso si verifica quando le persone non sono più in famiglia.
Oggi, però, non voglio parlare di scientificità, voglio parlare di emozioni.
Quelle che questa meravigliosa pratica riesce a far vivere e rivivere alle persone in Casa di Riposo e quelle che mi arrivano da loro mentre conduco le sessioni.
Voglio parlare di quella prospettiva positiva chiamata speranza.
La mia Mission nel lavoro è accompagnare le persone a ri-scoprire la propria gioia e buona salute, e portare benessere attraverso lo Yoga della Risata è per me un piacere e un divertimento.
La pratica della Risata Terapeutica e Consapevole, come amo definirla, è una tecnica estremamente efficace, che raggiunge ogni tipologia di persona e contesto.
Lavoro anche con i bambini, che sono la manifestazione della vita allo stato puro, sono energia, giocosità, carica.
Ma lavorare con le persone anziane, soprattutto quelle all’interno delle Strutture, insegna tante cose.
In particolare, mi ha fatto prendere consapevolezza di quanto sia importante il valore della speranza e soprattutto quanto può essere importante infonderla negli altri, e farla tornare in queste persone.
Si dice “finché c’è vita c’è speranza”. Vero.
Dal mio punto di vista vale, però, ancora di più il contrario: finché c’è speranza c’è vita!
Per quanto la persona anziana possa essere ottimista, propositiva e amata dai familiari, che le fanno sentire la loro presenza e affetto anche in Struttura, e per quanto le Strutture possano essere accoglienti e attivare attività e momenti di cura per i loro Ospiti, la maggior parte degli anziani vivono il distacco dalla loro casa e dalla loro famiglia come un elemento di tristezza e di perdita di speranza nel futuro.
La speranza è fondamentale per avere accesso all’energia della vita che talvolta si smorza o si spegne dentro, quell’energia che genera in noi la voglia di vivere fino in fondo e di cogliere e apprezzare ancora momenti, situazioni e respiri.
E lo Yoga della Risata aiuta veramente a risvegliare questa energia e prospettiva positiva.
Proprio la settimana scorsa, una signora in una delle strutture dove porto le sessioni, alla fine mi ha fatta chiamare dalla Operatrice.
E’ una signora dolcissima, che a vederla sembra non riesca a capire o sentire cosa stiamo facendo. Parla piano e non chiaramente, ha la postura ricurva.
Invece sente, ascolta, segue e partecipa, per come può, a tutti gli esercizi, ai canti, ai giochi e alle respirazioni e rilassamento.
Mi sono avvicinata e mi sono chinata su di lei. Ha stretto forte e a lungo le mie mani e poi ha iniziato a parlarmi, con la sua voce delicata, poco scandita.
Mi sono avvicinata ancora un po’ e ho teso l’orecchio verso la sua bocca.
Mi ha detto: “Quando torni, quando torni?”. “Mi sento più calma. Hai scritto tu la canzone che abbiamo cantato? Quando torni?”.
E continuava a stringermi le mani.
Un’altra signora, dopo la parte di rilassamento dove accompagno la mia voce a musica e suoni di strumenti di vario tipo tra cui le Campane Tibetane, ha raccontato con commozione e gioia di essersi rivista ragazza a raccogliere i meloni con la cesta di vimini, in un grandissimo campo profumato da questi frutti.
Queste sono solo alcune delle magie che lo Yoga della Risata crea in chi lo riceve e in chi lo conduce.
Con gratitudine, a presto!
Lorenza